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FOTOVOLTAICO: ENTRO IL 2022 60GW DI CAPACITA' INSTALLATA NEGLI USA

Il mercato americano del fotovoltaico potrebbe superare i 60 GW entro il 2022, lo deduce uno studio condotto. La presenza dei sussidi federali e gli incentivi statali dovrebbero essere fattori principali per il mercato del solare, considerando le utility, il settore residenziale e quello non residenziale.
Il calo del costo delle tecnologie e al miglioramento dei processi produttivi aiuterebbero a favorire la crescita del mercato.
I prezzi dei moduli sono diminuiti nel corso degli ultimi anni non solo grazie agli aiuti statali ma anche per la diminuzione dei prezzi delle materie prime, che hanno risentito positivamente anche dei vari miglioramenti tecnologici e produttivi.
Le utility hanno rappresentato da sole oltre il 50% delle installazioni del mercato del fotovoltaico nel 2014. Anche il segmento non residenziale testimonia la forte crescita del settore, che può essere attribuita agli incentivi statali e alle sovvenzioni federali.
Il calo dei costi è stato riscontrato soprattutto in California ed continuerà nel periodo fino al 2022.
Il settore residenziale è quello che ha goduto di un aumento nel corso degli ultimi anni, a causa della crescente consapevolezza dei consumatori in materia di tutela dell'ambiente insieme alla riduzione dei costi di installazione. Ciò potrebbe portare in avanti il mercato del fotovoltaico nei prossimi anni.
Nel 2014 era la California quello con la maggiore capacità installata per via anche dell'esposizione. Il North Carolina dovrebbe invece assistere nei prossimi anni ad una crescita più rapida grazie all'aumento degli impianti residenziali, con prezzi più bassi rispetto agli stati come Washington, Louisiana e Kentucky.

SOLARE, IL FUTURO DEL FOTOVOLTAICO E' ORGANICO

I pannelli solari del futuro saranno fatti da celle organiche, cioè da complessi molecolari a base di carbonio che si trovano in natura. Sono molti i centri di ricerca che stanno lavorando a questo studio. I vantaggi per l'ambiente sarebbero notevoli e i costi dell'acquisto si ridurrebbero di moltissimo. In questo particolare tipo di celle rientrano anche i pannelli fotovoltaici al mirtillo che, come le altre celle organiche, per produrre energia riescono a riprodurre il processo della fotosintesi clorofilliana. Utilizzano infatti una miscela di materiali (in questo caso il mirtillo) assorbe la radiazione solare e gli altri componenti estraggono la carica per produrre elettricità. La gamma di pigmenti che possono essere impiegati è molto più ampia.
La cella organica è fatta di vari strati, depositati su un supporto di vetro o su una lamina metallica. Dato che lo spessore complessivo è di soli 250 milionesimi di millimetro, queste celle solari sono flessibili e sottili quanto un foglio di plastica trasparente ed hanno una enorme gamma di possibili applicazioni. La conversione energetica avviene grazie a un dispositivo, la cella fotovoltaica, costituito da un materiale semiconduttore, opportunamente trattato, all'interno del quale si crea un campo elettrico che orienta le cariche elettriche generate dalla interazione della radiazione solare con la struttura elettronica del materiale semiconduttore, dando origine ad un flusso di corrente elettrica. L’installazione di questi pannelli al momento non è ancora attuabile in quanto questa nuova tecnologia non ha raggiunto i valori minimi di vita utile richiesti ovvero 20 anni. I test condotti portano a pensare a una vita dei pannelli di poco al di sopra dei 15 anni.
Il fotovoltaico organico può essere utilizzato su aree più vaste. I moduli solari sono più flessibili e quindi applicabili in svariate situazioni. Inoltre il risparmio di materiale rispetto ai metodi tradizionali è di oltre il 90 %, poichè le celle sono molto sottili, e questo porta con sè una riduzione dei costi e dell'impianto ambientale.
Le celle fotovoltaiche completamente polimeriche sono arrivate solo al 4%-5% di efficienza massima. Per aumentarne ancora l'efficienza e specialmente il tempo di vita, rendendole quindi appetibili per applicazioni in cui la durata è importante, sono in atto grossi sforzi di ricerca e sviluppo, comprese nuove tecniche raffinate di incapsulamento del dispositivo e strategie quali l’introduzione di nano-cristalli inorganici nella matrice polimerica.
Il Polo Solare Organico della Regione Lazio (CHOSE da Center for Hybrid and Organic Solar Energy) è uno di questi. Nato nel dicembre 2006, dalla collaborazione tra la Regione Lazio ed l'Università di Roma Tor Vergata ha l'obiettivo di creare un Centro di Eccellenza, presso il campus universitario di Tor Vergata, per la ricerca e lo sviluppo di una nuova generazione di celle solari basata su tecnologie organiche e ibride organiche-inorganiche. a parte di una strategia più ampia all'interno della Regione Lazio in cui altri centri (su Mobilità Sostenibile e su Idrogeno) sono stati finanziati per promuovere la ricerca e lo sviluppo nel campo della ricerca.

FOTOVOLTAICO: SCADENZA DELIBERA 243/2013

I titolari degli impianti fotovoltaici in bassa tensione con potenza tra 6 e 20 kW, allacciati entro il 31 marzo 2012, in accordo alla Delibera 243/2013 dell'’Autorità, dovranno adeguare i propri impianti secondo le prescrizioni previste dall'’Allegato A70 del Codice di rete di Terna. Tale adeguamento garantirà una maggiore stabilità e sicurezza della rete elettrica Italiana. Bisognerà poi compilare un addendum al precedente regolamento di esercizio, accompagnato da dichiarazione di un tecnico abilitato che dichiara l'’avvenuto adeguamento dell’impianto, modificare la taratura dell'’inverter e/o installazione di un dispositivo di interfaccia esterno e, infine, comunicare il tutto al proprio distributore di rete (ENEL Distribuzione, A2A, etc…..) In caso di mancato adeguamento nei tempi prescritti, e cioè entro il 30.04.2015, il GSE procederà alla sospensione delle tariffe incentivanti (conto energia, scambio sul posto, ritiro dedicato). E' dunque importante che ogni proprietario di impianto FV contatti il proprio installatore per procedere per tempo all'adeguamento.